Sopratutto nel nostro paese, il restauro è un argomento molto trattato e seguito. Un vero amore per tanti, e un hobby per altri, attira sempre di più appassionati o persone che magari desiderano trattare un mobile fai da te da esporre con fierezza nella propria casa.
Qualsiasi sia il tuo obiettivo oggi parleremo insieme di restauro e arredo e, più precisamente, di come decapare un mobile. Si tratta di una procedura per nulla difficile o complicata, quello che ti serve prima di tutto è “solo” una grande pazienza. E questo dato che è un procedimento particolare per conferire quell’aspetto, sì rovinato, ma non fatto male. E, purtroppo, in questo caso il limite è molto sottile.
Però, se seguirai quanto tra poco ti dirò, otterrai un ottimo risultato e chiunque verrà a casa tua non potrà che farti i complimenti per quel mobile. Ma non dilunghiamoci oltre e andiamo a vedere come decapare un mobile.
Il restauro e l’arredo sono una vera e propria arte e, come tale, devono essere curate nei dettagli per poter ottenere l’aspetto finale che prima avevi solo in mente. Parti dalla preparazione della superficie che andrai a lavorare.
Se non hai a disposizione un mobile da decapare, poi recarti nei vari mercatini dell’usato nei tuoi dintorni per poterlo acquistare. Una persona che conosci, per caso, si sta sbarazzando di qualche mobile? La situazione capita a fagiolo.
Siccome dovremmo usare dei materiali che servono a dare l’effetto rovinato, assicurati di togliere tutti gli oggetti che potrebbero rovinarsi. Ad esempio, le cerniere del mobile e i pomelli potresti involontariamente graffiarli.
Ora, con un panno bagnato pulisci ogni singola parte della superficie che andrai a lavorare in seguito. Così sarà molto più facile procedere durante la lavorazione con la carta vetrata. Non utilizzare la grana grossa all’inizio, altrimenti porti via legno. Siamo nella fase di preparazione, quindi serviti di una grana fine.
Bene, prima di vedere effettivamente come intervenire fisicamente, vediamo di cosa hai bisogno nello specifico. La sicurezza è sempre la condizione che non deve mai venire meno, pertanto procurati un paio di occhiali da lavoro e di guanti. Ottimo, ora acquista dei pennelli con dimensioni a seconda della superficie di lavoro.
Assicurati di avere anche la spazzola metallica e la lana d’acciaio. Grazie a questi due oggetti, usandoli in modo circolare, renderai ancor di più l’effetto rovinato tipico del vintage. Non dimenticarti dello stucco, questo perché alcune parti potrebbero essere rovinate, e lo userai quindi per ripararle.
Procurati della vernice acrilica, sia chiara che scura, ti servirà per dare un tocco finale in particolare. E, per concludere, della cera bianca.
Iniziamo. Prendi la carta vetrata e carteggia tutto il mobile, in ogni sua parte. Passala sia internamente che esternamente. Ricorda che devi passare in rassegna ogni singolo centimetro, con la grana fina. La pazienza è la virtù dei forti, anche in questo caso.
Seguendo le venature del legno, spazzola così da “danneggiare con controllo” alcune parti del mobile. Ora, con la cera bianca, spalmala sulla lana d’acciaio e strofina tutto il mobile in ogni suo angolo. Così, penetra nei solchi appena creati, e attendi circa 30 minuti.
Ora, con il lucido, inizia a dipingere secondo l’effetto che vuoi donare al tuo mobile. Un piccolo consiglio finale, per quanto riguarda la lucentezza. L’ultimo passaggio portalo avanti piano piano e vedi l’effetto che ne esce fuori.
Così potrai controllare bene tutto, ed evitare che una volta finito il lavoro non ti piaccia. Buon lavoro!