Il parquet, si sa, è il tipo di pavimentazione più ambito da una vasta fetta di persone. Il motivo è da individuare nella sua eleganza, raffinatezza, confortevolezza: insomma, il parquet mette sempre a proprio agio, anche perché è in grado di conferire all’abitazione quel senso di calore e morbidezza che ne fanno un must per chiunque valuti una pavimentazione per una nuova casa o voglia sostituire quella che ha già.
Sul mercato esistono molti tipi di parquet, che differiscono per le caratteristiche da cui sono composti. Principalmente le differenze sono da riscontrare nella colorazione, nello spessore e nella tipologia di legno dal quale i parquet sono costituiti. Vediamo in questo articolo le principali tipologie di parquet presenti in commercio.
I tipi di posa di parquet e i colori
Lo stile di posa del parquet ne determina il design e stabilisce il “look” che il pavimento assumerà. Esistono diverse pose, che quindi conferiranno diversi stili alla pavimentazione. La posa dritta a tolda di nave rappresenta la posa più tradizionale, e può essere realizzata anche con degli assi di diversa lunghezza realizzabile. Poi c’è la posa a cassero, che si caratterizza per le sue conformazioni talvolta anche irregolari ma che in ogni caso danno un’impressione di movimento. Per chi cerca qualcosa di particolarmente raffinato ecco la posa a spina di pesce, che rende l’ambiente più arioso e può essere dritta o in diagonale. Tradizionale è anche la posa geometrica, che si presenta lineare, rigorosa e adatta quindi agli ambienti più formali. La posa schematica rappresenta forse la migliore soluzione dal punto di vista decorativo, grazie alla sua forma cubica o a intreccio. Infine c’è la posa a mosaico, un tipo di posa a quadri che richiede la presenza di muri in squadra.
Dopo aver descritto le tipologie di design più in voga, passiamo a vedere quali colori si trovano sul mercato per un parquet. Partiamo intanto con una prima distinzione tra parquet chiari e parquet scuri: i primi possono essere in frassino, abete, rovere, ma anche in faggio o larice. I secondi invece sono rossi (tipo ciliegio) oppure wenge o doussiè.
Tra i modelli di parquet più richiesti c’è il parquet rovere naturale, anche sbiancato, particolarmente adatto agli stili di arredamento shabby chic , boho chic o nordico che al giorno d’oggi vanno per la maggiore in quanto ad arredamento. Ma anche qui dipende dalle esigenze di ognuno: in tanti si affidano al parquet prefinito, poiché si tratta di una varietà che può essere posata in maniera molto rapida e senza intoppi. È particolarmente adatta ad esempio a chi ha necessità di avere un pavimento a disposizione nel miglior tempo possibile. Chi invece vuole optare per una soluzione più solida può valutare il parquet industriale, che offre una grande resistenza a prezzi non eccessivi.
I migliori metodi per pulire il parquet
Esistono molti modi per pulire il parquet di casa. Negli ultimi tempi si sente sempre più spesso parlare di metodi ecologici e prodotti naturali: il legno è un materiale delicato che ha bisogno di attenzione e cura se vogliamo preservarne la lucentezza il più a lungo possibile. Un metodo troppo spesso sottovalutato per la pulizia del parquet è quello che prevede l’utilizzo di acqua e aceto: basta un bicchiere di aceto diluito in acqua calda per lucidare il parquet, utilizzando anche un olio essenziale se si vuole dare un ulteriore senso di pulizia.
Accennavamo poi ai rimedia naturali: ce c’è uno che forse non tutti conoscono ma che può dare grandi soddisfazioni. Si tratta dell’utilizzo di acqua calda, succo di limone e olio d’oliva. Sembra più un condimento per qualche pietanza, è vero, ma vi assicuriamo che questo rimedio può dare una grande lucidità al parquet. Un altro rimedio singolare ma efficace è quello delle bustine di thè. In questo caso bisogna mettere due filtri a mollo nell’acqua e poi pulire con il risultato che ne viene fuori. Infine una menzione va fatta anche per il spone di Marsiglia che, assieme all’acqua e all’aceto costituisce un ottimo metodo per pulire il parquet. Qui però bisogna stare attenti e utilizzare una spugna oppure un panno in microfibra per non rovinare le superfici.