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Giardino alla francese: caratteristiche

Giardino alla Francese

Come è fatto un giardino alla francese? E quali sono le caratteristiche che lo distinguono rispetto a un giardino all’inglese o all’italiana? Il principale aspetto peculiare di questo contesto è quello di un rapporto armonico tra la natura e l’uomo. Le origini del giardino alla francese in realtà devono essere ricondotte a quello all’italiana. La differenza sta in alcuni aspetti del terreno e nell’impiego delle geometrie per i cespugli e per le siepi. La concezione giusta dell’opera risale al XVI secolo, epoca in cui il giardino viene percepito come espressione peculiare del razionalismo umanistico che è caratteristico del periodo rinascimentale.

La concezione filosofica del giardino alla francese

Nella creazione di un giardino alla francese, l’intento che ci si propone di perseguire è quello di instaurare un dominio umano sulla natura, attraverso una composizione armonica che origini un certo equilibrio fra le piante e le opere strutturali. L’uomo del Cinquecento, in un giardino strutturato in questo modo, dimostra quanto sia semplice modificare ogni aspetto della realtà circostante, incluso il giardino, per assecondare i suoi gusti e le sue esigenze. Ecco, quindi, che il giardino alla francese diventa elemento essenziale per valorizzare un palazzo o una casa, con l’ingresso che viene trasformato in un accesso magnifico e trionfale per mezzo di incantevoli viali che sono affiancati da cespugli e aiuole.

Come si progetta un giardino alla francese

Per raggiungere questo obiettivo, tuttavia, occorre rispettare delle regole architettoniche ben precise che diano vita a un risultato finito ottimale, sempre partendo dal buon gusto. La simmetria e la prospettiva si rivelano due componenti essenziali, e lo stesso dicasi per l’accostamento di specie e colori. Ciò non toglie, comunque, che sia possibile puntare anche su soluzioni più eccentriche, magari basate su fiori rari o su alberi esotici.

I Giardini delle Tuileries

Caterina de Medici, consorte del re di Francia Enrico II, nel 1564, chiede al proprio staff di realizzare uno dei giardini più grandi di tutta la Francia sulla base dei parametri di cui abbiamo appena parlato. Nascono, così, i Giardini delle Tuileries, opera di Bernard de Carnesse, che ancora oggi sono visibili a Parigi e possono essere visitati. La progettazione di questi giardini doveva ripercorrere quelle italiane di impronta rinascimentale e le loro caratteristiche peculiari. Di conseguenza, il verde da solo non era sufficiente, e gli elementi floreali dovevano essere integrati con labirinti, fontane e giochi d’acqua. Ne derivò un risultato eccellente che diventò un vero e proprio modello, grazie a cui l’arte del giardino alla francese poté essere perfezionata. Così, qualche anno dopo, nel Seicento barocco, fu Luigi XIV – cioè Re Sole – a chiedere che venisse progettato il giardino della Reggia di Versailles, che a quel tempo era la sua residenza. Come noto, questi giardini sono ancora adesso fra i più belli di tutta Europa.

Come è fatto un giardino alla francese

La struttura schematica di un giardino alla francese è ciò che permette di distinguerlo e di riconoscerlo. È essenziale che l’ambiente venga progettato con rigore e con la massima precisione, prestando attenzione alla composizione e alla posizione del terreno. A differenza del giardino all’italiana, destinato a una zona collinare, il giardino alla francese comporta solo la presenza di pendii dolci, per effetto della struttura e della natura del terreno, in modo che la prospettiva possa essere rispettata: un aspetto fondamentale per il risultato complessivo. Le specie autoctone sono importanti in un giardino alla francese, ma questo non vuol dire che debbano essere esclusi gli elementi più esotici o rari: sempre che, ovviamente, riescano a sopravvivere alle condizioni climatiche del posto. Quel che conta in ogni caso è riuscire a garantire una continuità estetica fra l’elemento artificiale e quello naturale.

La costruzione del giardino

La realizzazione delle siepi, per esempio, deve essere pianificata per dare vita a forme geometriche precise. Non si può prescindere, poi, dalla presenza di viali che attraversino il giardino in senso ortogonale. Ancora, la disposizione delle aiuole deve essere speculare rispetto all’asse di simmetria, e si può ipotizzare di ricorrere a fontane o statue di gusto classico. In un giardino alla francese le aiuole sono meno squadrate e meno impostate, mentre comprendono linee curve e arabeschi, con tanto di disegni sulla sabbia colorata e sulla ghiaia, come se si trattasse di ricami veri e propri. Sono i cosiddetti parterre de broderie.

Magnificenza e altezza

Per fare sì che il senso di grandezza e di profondità del giardino aumenti, si possono impiegare fontane e giochi d’acqua, che devono essere progettati da ingegneri idraulici competenti. In sintesi, la progettazione di un giardino alla francese è finalizzata a garantire una resa magnifica, anche se non ci sono i terrazzamenti che caratterizzano i giardini all’italiana, ma solo dei pendii che in ogni caso contribuiscono a generare una piacevole sensazione di innalzamento del suolo.

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