pavimenti in cotto
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Come proteggere e pulire i pavimenti in cotto fatto a mano

I pavimenti in cotto fatto a mano sono sempre più diffusi in ogni tipo di abitazione e di ambiente. I progressi tecnologici hanno consentito a questa secolare tradizione artigianale di evolversi e arricchirsi pur conservando il suo fascino antico. Proprio perché le piastrelle in cotto sono utilizzate dal bagno alla cucina, dal salone fino al portico hanno bisogno di particolari accorgimenti che ne preservino la loro bellezza e durata. I trattamenti variano in base alla tipologia di mattonella e al tipo di rischio a cui è sottoposta: umidità in bagno, macchie e umidità in cucina, urti e calpestio nella zona giorno, escursione termica in quelle posate all’esterno.
 

Essendo un materiale naturale composto da acqua e argilla, il cotto così com’è è molto poroso, perciò assorbe facilmente sia l’acqua che lo sporco, nonché le sostanze oleose e l’umidità, che provoca muffe ristagnando. Proprio per evitare la gran parte dei problemi e rendere il pavimento in cotto fatto a mano il più resistente possibile, le piastrelle vengono opportunamente trattate e levigate all’uscita della fornace oppure dopo la posa, in base all’uso cui saranno destinate. Il trattamento più diffuso è senz’altro quello che si applica dopo la posa in opera del pavimento (e dopo che i maggiori lavori nella casa sono stati effettuati): il pavimento viene accuratamente lavato con acqua e acido tamponato, che rimuove le impurità delle stuccature, poi vengono stesi dei prodotti che rendono le piastrelle idro e oleo repellenti, infine uno strato di cera - se la pavimentazione è all’interno dell’abitazione - volto a conservare nel tempo queste qualità.
 

Nonostante questi trattamenti e le accortezze quotidiane è più che probabile che prima o poi cibi, bevande o altre sostanze possano cadere sul pavimento. Vediamo allora come è possibile proteggere e pulire i pavimenti in cotto fatto a mano.
 

Proteggere

  • da sostanze aggressive come candeggina, ammoniaca o altri detergenti industriali aggressivi: intaccano e rovinano il trattamento penetrando poi nella piastrella e danneggiandola irreparabilmente.
  • dal vapore: anche pulire i pavimenti in cotto fatto a mano con le scope a vapore può portare al danneggiamento ed erosione del trattamento antimacchia.
  • dall’eccessiva ceratura: ripetere il trattamento finale con la cera d’api - per mantenere anche il colore invariato - o l’olio di lino puro - che scurisce di qualche tonalità il pavimento - troppo frequentemente porta solo a un accumulo di strati, difficili da togliere che, oltretutto, catturano lo sporco. Il trattamento va ripetuto, generalmente, una volta l’anno e col passare del tempo anche meno frequentemente.

Pulire

  • pulizia ordinaria: proprio perché è un prodotto naturale, ha bisogno di delicatezza, quindi va lavato semplicemente con acqua tiepida e saponi neutri in piccole concentrazioni, i quali devono essere ben diluiti per non danneggiare il trattamento. Si può anche creare una soluzione composta per due litri da acqua tiepida, mezzo bicchiere di aceto bianco e qualche scaglia di sapone di marsiglia. Lo straccio deve essere ben strizzato e subito dopo è bene passare un panno i microfibra per asciugare rapidamente, proprio per via della naturale porosità del pavimento.
  • macchie da prodotti acidi: cospargere tempestivamente la macchia di bicarbonato per far sì che neutralizzi l’acidità della sostanza, pulire poi con una spugna imbevuta d’acqua e sapone di marsiglia. Se la macchia persiste provare a pulire con una soluzione di acqua, aceto bianco e sapone vegetale.
  • macchie da sostanze grasse/oleose: tamponare immediatamente con la carta assorbente e poi procedere con la pulizia ordinaria.
  • Se il problema sono delle macchie bianche diffuse in una certa zona del pavimento o in un ambiente, queste sono sicuramente dovute all’umidità - per una perdita o umidità di risalita: l’infiltrazione ha permesso la proliferazione delle muffe, dando luogo al cosiddetto “vaiolo del cotto” o “salnitro”. Per rimuoverlo occorrerà rimuovere il trattamento antimacchia su tutto il pavimento, in maniera accurata e profonda, prima di stendere un nuovo trattamento impermeabilizzante, uno contro lo sporco e infine di nuovo la cera. Dopo aver opportunamente verificato le tubature e eventualmente riparato le perdite circostanti.
     

C’è da dire, però, che il fascino del cotto artigianale sta proprio nella patina del tempo che si crea anno dopo anno, rendendolo sempre più bello e somigliante a un pavimento d’epoca. Per la scelta del cotto perfetto, è chiaro che va selezionata l’azienda adatta (noi ti consigliamo per un pavimento in cotto fatto a mano enricopalmucci.it, azienda dell’orvietano che produce cotto di qualità).


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