sgabelli da laboratorio
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Sedie e sgabelli da laboratorio: consigli per la scelta

Il lavoro sedentario può essere massacrante se si utilizzano sedie da ufficio e sgabelli da laboratorio non performanti, scomodi e inadatti alle mansioni lavorative che si svolgono a quotidianamente. Ma come capire quale seduta può essere in grado di supportare il nostro corpo senza affaticarlo ulteriormente durante le ore lavorative? Scopriamo di seguito qualche consiglio per la scelta delle sedie e degli sgabelli da laboratorio.
 

Individuiamo l’ambiente di lavoro e l’utilizzo della sedia o dello sgabello da lavoro

Quando acquistiamo una seduta da lavoro notiamo subito che sul mercato c’è una varietà di modelli che può lasciarci disarmati e non sempre riusciamo a distinguere ogni seduta per la sua peculiarità. Ciò che bisogna subito avere chiaro prima di ricercare i modelli di sgabelli e sedie da lavoro è in che modo saranno utilizzati. L’ambiente di lavoro definisce la categoria a cui appartiene una seduta. In effetti, la seduta può essere da ufficio, da laboratorio e antistatica. Le sedute da ufficio si distinguono in sedie per le mansioni direzionali, per le mansioni operative e per la collettività. Le sedute da laboratorio possono essere dotate di con schienale o a sgabello e possono essere utilizzate per i lavori in laboratorio o per la didattica e la formazione. Le sedute antistatiche hanno degli accorgimenti aggiuntivi poiché sono progettate per aree di lavoro particolarmente soggette alle scariche elettriche statiche, le cosiddette EPA, cioè aree protette dall’elettrostaticità. Una volta accertata la mansione specifica della seduta è possibile affinare la ricerca in base alle caratteristiche seguenti.
 

Scegliamo le sedie ergonomiche

Se il lavoro viene svolto per gran parte del tempo seduti, allora è necessario che la sedia sia ergonomica e che, quindi sostenga la schiena senza incurvarla in modo improprio e causare i classici dolori posturali del lavoro sedentario. Una sedia ergonomica è dotata di una serie di caratteristiche che permettono di svolgere le mansioni lavorative in maniera agevole e minimizzando i carichi sulla colonna vertebrale derivanti dalla sedentarietà del lavoro. Ciò che caratterizza una sedia ergonomica è lo schienale dalla forma ad S, che ha la capacità di adattarsi perfettamente al corpo che la utilizza. Anche se non esiste una seduta che possa garantire il comfort assoluto per un elevato numero di ore lavorative - poiché la sedentarietà resta sempre una postura innaturale per l’essere umano – una sedia ergonomica è dotata di sedile e schienale separati e flessibili, ma che rispettino in ogni posizione un angolo retto fra schiena e arti inferiori. Le sedie ergonomiche, infatti, hanno una serie di viti e bulloni che permettono allo schienale, alla seduta e all’asta di regolare l’altezza in base al piano di lavoro e alle dimensioni fisiche di chi le utilizza. Esistono anche alcuni modelli che prevedono l’aggiunta di poggiatesta, braccioli e poggiapiedi per scaricare maggiormente i carichi su collo, braccia e gambe.

Informiamoci sui materiali utilizzati per sedie e sgabelli da lavoro

Una sedia da ufficio o da laboratorio è solitamente composta da una struttura in metallo e/o legno e da un sedile in tessuto o in pelle imbottito. Talvolta la seduta potrebbe non essere ammortizzata e non avere alcuna imbottitura. Anche il materiale della sedia è importante per fornire al corpo il sostegno e la comodità necessari per svolgere al meglio il lavoro. Da non trascurare è la traspirabilità dei materiali che, nel caso di ambienti di lavoro molto umidi o caldi, influisce sulla pelle del lavoratore.

Pelle

Materiale resistente ed elegante, tiene bene l’imbottitura, è semplice da pulire ma è poco traspirante e si adatta poco alle stagioni troppo calde o troppo fredde. Se l’ufficio non è dotato di aria condizionata si sconsiglia la scelta.

Tessuto

Materiale resistente e abbastanza versatile anche in termini economici, molto traspirante e si adatta alle stagioni calde e fredde, ma è molto difficile tenerlo pulito a lungo.


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